Cos'è l'intolleranza al lattosio
L'intolleranza al lattosio è l'incapacità di digerire il lattosio, ovvero lo zucchero che si trova principalmente nel latte e nei latticini. E' causata dal deficit di produzione da parte delle cellule intestinali del duodeno dell'enzima lattasi, deputato alla scissione del lattosio in glucosio e galattosio, che sotto questa forma possono essere assorbiti.
Sebbene l'intolleranza al lattosio non sia pericolosa, i sintomi possono essere alquanto fastidiosi.
Sebbene l'intolleranza al lattosio non sia pericolosa, i sintomi possono essere alquanto fastidiosi.
Quali sono i sintomi dell'intolleranza al lattosio?
I sintomi dell'intolleranza al lattosio includono:
- Nausea
- Diarrea
- Crampi addominali
- Gonfiore
- Eccessiva formazione di gas nell'intestino
I sintomi solitamente si manifestano dai 30 minuti alle due ore dopo l'ingestione di latticini. La gravità dei sintomi è variabile. Essa dipende dalla quantità di lattosio che il singolo individuo è in grado di tollerare. Alcune persone, infatti, sono sensibili anche al minimo quantitativo di lattosio, mentre altre possono tranquillamente mangiare quantità maggiori di alimenti contenenti lattosio prima che i sintomi arrivino a manifestarsi.
Quali sono gli alimenti che contengono lattosio?
Gli alimenti che più comunemente hanno un elevato contenuto di lattosio sono i latticini, come il latte e il gelato. Il lattosio viene anche aggiunto in alcuni cibi, come pane, cereali, condimenti, dolci e snacks.
Gli alimenti che più comunemente hanno un elevato contenuto di lattosio sono i latticini, come il latte e il gelato. Il lattosio viene anche aggiunto in alcuni cibi, come pane, cereali, condimenti, dolci e snacks.
Anche gli alimenti contenenti siero del latte, derivati del latte, latte essiccato o in polvere e latte scremato in polvere contengono lattosio. Il lattosio è presente in quantità minore in circa il 20% dei farmaci con prescrizione medica obbligatoria, come la pillola anticoncezionale (contraccettivi orali) e in circa il 6% dei farmaci da banco, come alcune compresse contro l'acidità di stomaco e il gas intestinale.
Chi può essere intollerante al lattosio?
L'intolleranza al lattosio è abbastanza comune. Tuttavia, alcune etnie sono più colpite rispetto ad altre, tipo gli afroamericani, gli asiatici, gli ispanici e i nativi americani.
Quali sono le cause?
Per molte persone l'intolleranza al lattosio si sviluppa crescendo. L'intestino tenue inizia a produrre meno lattasi nella maggioranza dei bambini, ma solo alcune persone sviluppano i sintomi.
Alcune malattie digestive come il morbo di Crohn, la celiachia (una malattia digestiva che colpisce l'intestino tenue ed interferisce nel processo di assorbimento dei nutrienti provenienti dal cibo) ed eventuali lesioni intestinali possono ridurre la quantità di lattasi necessaria per digerire il lattosio propriamente.
Come viene diagnosticata l'intolleranza al lattosio?
Spesso l'intolleranza al lattosio viene diagnosticata basandosi sui sintomi e sulla cessazione degli stessi quando non vengono consumati latticini. Tuttavia, per confermare la diagnosi, i medici devono effettuare alcuni test propri dell'intolleranza al lattosio. Molti medici chiederanno ai pazienti, che sospettano di soffrire di questo tipo di intolleranza, di evitare il consumo di latte e di qualsiasi altro latticino per una o due settimane, allo scopo di verificare se così facendo i sintomi andranno a scemare. Una volta appurato ciò, confermeranno la diagnosi effettuando il Breath Test (test del respiro) o l'analisi dell'acidità delle feci. Esistono altri tipi di test per diagnosticare l'intolleranza al lattosio come:
- Challenge test per intolleranza alle proteine del latte vaccino: questo test è un modo semplice per diagnosticare l'intolleranza al lattosio. L'individuo, a digiuno dalla sera precedente il giorno del test, deve bere un bicchiere di latte al mattino. Non deve mangiare o bere altro dalle tre alle cinque ore successive. Se l'individuo è intollerante al lattosio, il latte produrrà sintomi entro alcune ore dopo l'ingestione. Se l'esito del test è positivo, il medico potrà ritenere opportuno effettuare anche gli accertamenti qui di seguito per confermare ulteriormente la diagnosi.
- Test del respiro all'idrogeno (Breath Hydrogen Test): euesto test misura il quantitativo di idrogeno presente nel respiro dopo aver ingerito una bevanda contenente lattosio. La presenza di elevati livelli di idrogeno nel respiro, dalle tre alle cinque ore successive l'ingestione, indica la digestione impropria del lattosio. Il test misura il lattosio non assorbito.
- Test di tolleranza al lattosio: si tratta di un esame del sangue che misura la quantità di glucosio presente nel sangue. Verrà prelevato un campione di sangue a digiuno. Terminato il prelievo, l'individuo dovrà ingerire un liquido ad elevato contenuto di lattosio. Trascorse due ore, verrà effettuato un ulteriore prelievo di sangue. Il lattosio causa un aumento dei livelli di glucosio nel sangue. Se i livelli di riferimento del secondo campione di sangue non sono superiori a quelli del primo, significa che il lattosio non è stato digerito.
- Biopsia intestinale: la biopsia intestinale misura i livelli di lattasi presenti nel rivestimento duodenale.
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